I PREDONI DEL SAHARA
. "Gli ho chiuso gli occhi. Ma voi come vi trovate qui? Io so che Tasili era partito pel Marocco onde dare ai figli il triste annuncio." Esther gli narrò
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, vero?" "Mi parve." "Perché lo troviamo ora qui? Ecco quello che desidererei sapere." Proseguirono per un'altra ora, senza che i mehari rallentassero
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, regnava in quell'immenso carnaio che l'ardente sole del Sahara aveva già cominciato a decomporre. "Che cosa è successo qui?" chiese il marchese, con voce
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aspetterete qui, nascosti dietro la muraglia," disse loro. "Non entrerete se non quando io fischierò come i cammellieri. Tenetevi però pronti a far uso
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, Esther? Di me, forse!" "Ah! ... No!" esclamò vivamente la giovane. "Ma se non potessimo più uscire e dovessimo morire qui, soli, perduti nell'immenso
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." "Un pò più su e la palla non vi risparmiava, marchese," disse Ben. "Padrone," disse Rocco. "Se ci fermassimo qui e facessimo alcune scariche con
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cui suolo era coperto di tappeti di Rabat e di cuscini di seta a ricami d'oro, offrendo loro del latte di capra appena munto. "Quanta pace regna qui
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sahariano era contratta e manifestava una collera terribile. "Che cosa fate qui?" domandò il marchese, aggrottando la fronte. "I Tuareg," rispose il
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-Haggar fra poco partiranno per Kabra. Ho fatto portare qui sei piccole casse da caricare sui cammelli." "Quanto hai promesso agli arabi ed ai Tuareg
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una gaia ebbrezza, mentre ad abusarne istupidisce e fa molto male. "Voi rimarrete qui fino al momento in cui la vostra carovana sarà pronta," disse al
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sotto la finestra, volendo che salisse prima l'arabo. "Monta," gli aveva detto. "Io sarò l'ultimo." "No," aveva risposto la guida. "Io rimarrò qui in
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, che non condivideva quell'entusiasmo. "Non mi negherete, signor marchese, che qui faccia molto caldo. Si direbbe che fra queste sabbie corrano delle
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qui e si dovrebbe già vedere. Che sia caduto dall'altra parte del tronco?" Si spinse innanzi facendo il giro dell'enorme tronco, poi tornò
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galleria che è molto bassa. Dove conduca io non lo so; però mi pare che vi siano colà maggiori probabilità di trovare un'uscita anziché rimanere qui
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tutti se non concorrevamo alla vostra cattura." "Dove si trova il tuo villaggio?" chiese il marchese al negro. "A due miglia di qui." "È là che hanno
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certamente da qui," disse volgendosi verso i compagni. "È la via più breve che conduce al nostro campo." "Non facciamoci però scorgere," disse Ben
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da qui." Si misero a seguire la parete rocciosa, guardando attentamente le sabbie che il simun aveva accumulato in enorme quantità contro quel
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marchese a El-Haggar quand'ebbero oltrepassato la porta. "Vi sono dei caravan-serragli qui," rispose il moro. "Non saremmo liberi," disse Tasili. "Andiamo
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sospirano il momento di rivedere il loro Sahara." "Eppure non devono passare una vita troppo allegra qui." "È vero, marchese," rispose l'ebreo
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conoscenza dei leoni nell'Algeria e poi non credo che qui ve ne siano molti." Come se le fiere volessero dargli una pronta smentita, in quello stesso
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compagni e da buoni mussulmani verranno ancora qui per scavare le fosse." "Che vadano ora in cerca di aiuti?" domandò Rocco. "Sepolti i compagni
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. "Obbedisci?" "Và a dire loro che fra noi regnerà la pace." "Vuoi predare?" "Cosa devo fare?" "Và al nord. A quattro giornate da qui è stata distrutta una
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arrestare le palle dei moschettoni, anche a breve distanza. "Esther, qui voi," disse quand'ebbe finito. "La barricata è solida e non correte pericolo alcuno
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che con questo signore," disse il marchese. "Sono male armati, caro il mio Rocco. Hanno certi moschettoni, che fanno più fracasso che danno." "E qui
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girino intorno a me." "Ritiratevi sotto la tenda e riposatevi," disse il marchese. "Oggi ci fermeremo qui, non avendo ormai nessuno scopo per
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aspettassero qui." "Che abbiano rinunciato a inseguirci?" "Lo vedremo più tardi, signore." "Tu dunque non credi?" "Ho i miei dubbi." "Dove andiamo?" "Verso
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giovane ebrea era tornata in sé. "Marchese!" esclamò, rivedendolo, "vi credevo perduto." "Prendete, vi è dell'acqua qui!" rispose il signor di Sartena
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ministro con un altro risolino beffardo. Poi proseguì "Che cosa siete venuti a fare qui, voi infedeli, in una città inviolabile per chi non è mussulmano
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." "Quasi, perché sono un algerino." "E che cosa fate qui, nel deserto?" "Vado al Senegal e attraverso il Sahara per scopi commerciali." "Mi era venuto il
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pomo d'argento, si fece innanzi gridando "Alt! Di qui non si passa!" "Sgombra!" tuonò il marchese, alzando il fucile. "Senza ordine del sultano non
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aperture con gusci d'uovo e creta. È un esperimento che potete fare e che qui è da tutti conosciuto e anche in uso." "Ne parlerò ai miei compatrioti
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. "Se non sopraggiungono i soldati del governatore, la mia missione finirà qui." Avevano già attraversato la piazza e stavano per imboccare una via
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dune, con un gridio assordante. "Cosa c'è laggiù?" si chiese fermando il proprio cavallo. "Qualche motivo deve aver radunato qui quei volatili che
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avrà maggior pregio. Afza deve essere stata una donna, è vero?" "E una delle più belle del deserto." "Qui si nasconde qualche cupo dramma." "Una
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parte alla cerimonia, onde scortare il loro signore." "È domani il primo giorno dell'hid-el-kebir?" "Sì, e qui si festeggia coll'egual pompa di Fez e
Accademia della crusca
